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L’auto della strage di Pizzolungo diventa un’opera d’arte

A Trapani la carcassa dell’auto della strage di Pizzolungo diventa un’opera d’arte. Un simbolo di rinascita contro la violenza mafiosa

di francesco appari -

Per anni è rimasta abbandonata, dimenticata tra un parcheggio e un deposito comunale. Oggi la carcassa dell’auto del giudice Carlo Palermo, sopravvissuto alla strage mafiosa di Pizzolungo, diventa un’opera d’arte.

Si chiama “Flowers 132 – Rinascita” l’installazione inaugurata a Trapani, in piazza Vittorio Veneto, firmata dall’artista Massimiliano Errera.

L’opera nasce per essere un simbolo di rinascita e speranza civile, trasformando la carcassa distrutta da una bomba in un segno di vita. Dalla lamiera emergono fiori metallici, a rappresentare la forza che rifiorisce dal dolore.

In quell’attentato, il 2 aprile 1985, morirono Barbara Rizzo e i suoi figli gemelli, Giuseppe e Salvatore Sta.

Obiettivo dell’attentato era il giudice Carlo Palermo. A Pizzolungo un’autobomba esplose al passaggio dell’auto del magistrato, ma al momento dell’esplosione fece da scudo involontario l’auto nella quale viaggiavano Barbara Rizzo e i suoi gemelli. E’ una strage che ancora oggi, 40 anni dopo, crea commozione e lascia tanti interrogativi aperti.

Oggi, a ricordarli, c’era anche Margherita Asta, che in quella strage ha perso la madre e i fratelli.