Attualità

Lavoratori ASU in Asp chiedono condizioni di lavoro migliori

Nel documento si chiede di cancellare dopo 25 anni “una vergognosa pagina di lavoro nero legalizzato”

di Leuccio Emmolo -

Gli 82 Lavoratori dell’Asp di Ragusa, impegnati in attività socialmente utili, chiedono che, una volta per tutte, si dia una soluzione alla loro condizione lavorativa.  Questi lavoratori evidenziano che da cinque lustri “sono imprigionati  in un limbo senza possibilità di ottenere condizioni lavorative normali”. Il gruppo è composto in gran parte da coadiutori amministrativi altamente formati, con un know how di tutto rispetto, indispensabili per non fare inceppare la macchina amministrativa e burocratica dell’Azienda. In una nota redatta dagli 82 lavoratori si legge che da più di 15 anni con dedizione e senso del dovere ricoprono ruoli di responsabilità, ognuno con tanto di badge e di postazione fissa, nei vari Dipartimenti o Reparti Ospedalieri. Insomma sulla carta saremmo “amministrativi “che svolgono egregiamente le mansioni assegnate. Nella realtà, Ahimè, siamo tutt’altro: Riceviamo per 20 ore lavorative un sussidio da parte della Regione Sicilia (mai puntuale) e per 16 ore un’integrazione oraria da parte dell’Asp, ore che se non sono lavorate non ci vengono retribuite”. Tutto il personale ha più di 50 anni e non ha nessun diritto sancito dal C.C.N.L. anzi un contratto non lo abbiamo mai avuto. Loro aggiungono che non varee assistenza  a figli minori inferiori a 3 anni ( una volta, ormai ai nipoti) niente giorni di congedo per matrimonio o per decesso di una persona cara, niente tredicesima mensilità, niente straordinario, niente incentivi, niente scatti di anzianità, nessuna possibilità a poter partecipare a concorsi, insomma tanti doveri e nessun diritto. “ Dal punto di vista pensionistico- prosegue la nota ei lavoratori- abbiamo solo contributi figurativi, che tradotto nella sostanza, vuol dire che né la Regione Sicilia, né l’Asp ci hanno mai versato dei contributi previdenziali, per cui nonostante lustri trascorsi a lavorare avremo ,forse, una misera pensione sociale. Siamo tutti inseriti in varie graduatorie dopo aver superato una prova di idoneità indetta dall’Asp, ma dopo le prime assunzioni, da quasi un anno tutto si è inspiegabilmente arrestato”. Il documento chiude con la richiesta  di cancellare dopo 25 anni “una vergognosa pagina di lavoro nero legalizzato”.