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Le forze dell’ordine vicine alle vittime di bullismo

La vicinanza delle forze dell'ordine è costante a tutta la popolazione e la polizia di stato

di Chiara Scucces -

Lo scorso 25 aprile è stata celebrata la giornata internazionale dei bambini scomparsi; fra i momenti organizzati a livello locale dalla Questura di Ragusa, attività di sensibilizzazioni sulle svariate situazioni di pericolo in cui possono incorrere i bambini e i ragazzi. I fenomeni che maggiormente si riscontrano sono quelli relativi al bullismo e al cyberbullismo; spesso per il fatto che si utilizza i mezzo social per offendere, umiliare e maltrattare non si ha la percezione fisica dell’atto che si compie. Che è comunque un atto perseguibile per legge, nonostante a parecchi possa sembrare innocuo. Un allontanamento volontario potrebbe essere causato anche dalla pressione subita per via di atti di bullismo o cyberbullismo. Onde evitare di giungere ad estreme conseguenze, come la cronaca di questa settimana ci ha testimoniato con l’accoltellamento di un 14enne da parte di un 11enne a quanto pare per colpa di bullismo, è meglio denunciare e affidarsi a chi può risolvere il problema. La vicinanza delle forze dell’ordine è costante a tutta la popolazione e la polizia di stato, attraverso tutti i mezzi a disposizione, ascolta chiunque sia in difficoltà o abbia bisogno di aiuto.