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Leone XIV, da Chicago a Roma nel nome di Sant’Agostino

Il profilo del nuovo Pontefice, iscritto al Partito Repubblicano ma oppositore di Trump e Vance

di piero messina per sicilia on demand -

Il ruggito della folla di Piazza San Pietro accompagna nella storia l’avvio del Pontificato di Leone XIV. Nel giorno dedicato alla Madonna di Pompei, arriva l’intronazione del primo Papa a stelle e strisce.

Robert Francis Prevost, dall’Illinois da Chicago, è però uno yankee atipico. Il nome scelto segna già la linea del programma. Il pensiero va subito a Leone XIII, che regnò dal 1878 al 1903, il papa della Rerum novarum, certamente, ma anche della Aeterni Patris per il rilancio della filosofia tomista e della preghiera a san Michele Arcangelo contro le insidie del diavolo. E non bisogna dimenticare san Leone Magno, Leone I, il papa che difese l’unità della Chiesa contro le eresie.

E siccome i simboli e il rito hanno un valore quando si parla di Fede, è anche necessario notare il ritorno alla tradizione. Papa Leone XIV s’è presentato al mondo con la mozzetta rossa – la mantellina del Santo Padre e la stola, ripristinando una tradizione interrotta da Papa Francesco

Missionario in Sud America, la prima parola pronunciata è stata “pace che poi ha ripetuto almeno dieci volte.E’ il saluto di Gesù agli Apostoli dopo la Resurrezione, facendo capire, in tal maniera, che la pace non è quella del mondo, ma quella di Dio.

Papa Leone XIV ha anche fatto capire che sarà il Pontefice dell’unità. Ha apertamente elogiato Bergoglio, ben due volte nel suo discorso. Del resto, a Papa Francesco deve tutta la sua carriera, compresa l’elezione, visto che è stato messo a capo della Congregazione dei vescovi.

La guida della Chiesa, dunque, passa dall’egida di San Francesco a quella di Sant’Agostino, poiché Leone XIV da quell’Ordine arriva. Chiara la sua posizione: il tema dell’immigrazione sarà uno dei capisaldi del suo Pontificato.

Iscritto al Partito Repubblicano negli States non è sicuramente un alleato del Presidente Trump. Sul piano politico, dunque, il Conclave potrebbe averlo designato per far da contraltare al trumpismo. Da Agostiniano lo farà con prudenza.

Ma per il Presidente Trump, che sin dai funerali di Papa Francesco ha tentato di recitare il ruolo di king maker, l’elevazione al soglio di Robert Francis Prevost potrebbe rivelarsi alla fine, il più classico degli scherzi da prete.