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L’inflazione “pesa” anche in provincia di Ragusa

Nel 2022 una famiglia con 2 figli ha speso 2.400 euro in più rispetto al 2021

di Chiara Scucces -

“Nell’ultimo anno, l’inflazione, anche in provincia di Ragusa, ha visto aumentare in maniera straordinaria i prezzi di prodotti usati nella vita di ogni giorno, in alcuni casi come non si vedeva da decenni.” E’ quanto evidenzia la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, chiarendo come, sulla base dei dati Istat, nel 2022 l’inflazione sia cresciuta a un livello che non si vedeva da trentasette anni, dal 1985. La componente dei costi dell’energia ha pesato più di ogni altra. “L’inflazione, in provincia di Ragusa, nel 2022 – continua Carasi – è aumentata dell’ 8,4 per cento, ma i prezzi dei beni energetici sono cresciuti del 51,3 per cento. C’è un altro dato che fa riflettere. Nel 2022, una famiglia iblea con due figli ha speso circa 2.400 euro in più rispetto all’anno precedente ma la cifra supera i 2.700 euro per chi ha tre figli. In generale, è chiaro che i prezzi crescono più degli stipendi, causando una decisa perdita del potere d’acquisto. I 100 euro di oggi non sono uguali a quelli di ieri. Il picco dell’inflazione sembra passato, ma l’inflazione pare sarà ancora superiore alla soglia del 2 per cento anche nel 2023. Ci sono alcuni beni che infatti continuano a costare più di prima: alimentari e farmaci fra i più necessari. Ma gli aumenti non sono uguali per tutti. Ecco perché i sindacati stanno premendo per una nuova politica dei redditi: senza il rilancio di salari e pensioni si strappa la coesione sociale e si blocca anche l’economia dell’intero territorio, frenando i consumi.