Trapani

Manifestazione della Polizia Penitenziaria: “Serve attenzione, organico insufficiente” – VIDEO

Struttura senza direttore e degrado crescente

di Sergio Randazzo -

Oggi pomeriggio, giovedì 19 settembre, alle ore 17.00 in piazza Vittorio a Trapani, gli agenti della Polizia Penitenziaria scenderanno in piazza per manifestare contro le gravi criticità che affliggono la casa circondariale “Pietro Cerulli”.

A lanciare l’iniziativa sono i sindacati Sappe, Sinappe, Osapp, UilPa Polizia Penitenziaria, Uspp e Fns Cisl, rappresentati da Gaspare D’Aguanno, Manlio Pisciotto, Fausto Caruso, Vito La Torre, Arcangelo Poma e Dario Schifano, che hanno invitato all’appuntamento anche magistrati di sorveglianza, avvocati, deputati, sindaci e amministratori locali.

“Organico ridotto e gestione impossibile”

I sindacalisti denunciano come, nonostante la costruzione di un nuovo reparto da 250 posti, non sia stato previsto alcun aumento del personale. “Paradossalmente – spiegano – 25 unità sono impiegate in scorte e investigazioni, ma risultano comunque conteggiate nella forza operativa, generando minori assegnazioni di personale in occasione delle integrazioni”.

Struttura senza direttore e degrado crescente

Da oltre un anno il carcere trapanese è privo di un direttore titolare. “Il ‘Pietro Cerulli’ è in completo decadimento – affermano i rappresentanti sindacali – lo testimoniano non solo i nostri rilievi fotografici, ma anche le segnalazioni dei magistrati di sorveglianza. Inoltre manca un reparto di isolamento, rendendo impossibile una gestione efficace dei detenuti violenti, psichiatrici e 14/bis”.

Violenza e aggressioni in aumento

La situazione, definita “drammatica”, è confermata dai numeri: 284 episodi di violenza, minacce e oltraggi da parte dei detenuti nei confronti della Polizia Penitenziaria, con oltre 30 agenti feriti e prognosi superiori ai cinque giorni. “Il sovraffollamento, la carenza di organico e le norme in conflitto tra loro – concludono i sindacati – espongono i lavoratori a rischi enormi, sia di aggressioni che di procedimenti disciplinari o penali”.

La manifestazione di oggi vuole essere un segnale forte per richiamare l’attenzione della politica e dell’amministrazione centrale su una realtà ormai al limite della sopportazione.