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Mare inquinato, divieto di balneazione in due tratti playa

Due tratti della playa di Catania, per complessivi 55 metri di spiaggia, sono stati momentaneamente interdetti alla balneazione tramite un'ordinanza del sindaco Trantino, sulla scorta di analisi effettuate dall'Asp che hanno rilevato la presenza di Escherichia Coli ed Enterococchi oltre la norma. Stamattina ci siamo recati nella zone interessate

di Bruno Capanna -

Il mare è inquinato in 2 tratti della playa ed il sindaco di Catania Enrico Trantino emana un’ordinanza di momentaneo divieto di balneazione. Sono state le analisi di alcuni campioni di acqua da parte dell’Asp a fare scattare l’allarme e precisamente nella parte antistante la foce del torrente Forcile che da anni non viene sbarrato e quella relativa al canale Arci il cui deflusso era stato fermato anche quest’anno da una “tura” che non ha retto alla piena di lunedì scorso.

I campioni, relativi al 20 agosto e che ovviamente andranno aggiornati attraverso ulteriori prelevamenti, presentano valori di Escherichia Coli ed Enterococchi eccedenti i limiti consentiti dalla vigente norma. Il divieto di balneazione riguarda un raggio di 55 metri di spiaggia. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania continuerà a effettuare il monitoraggio dell’acqua di mare nei tratti interessati fino ad avvenuta normalizzazione dei valori e solo successivamente, con una nuova ordinanza, a tutela della salute pubblica, saranno di nuovo destinati alla balneazione.

C’è da dire che se per il Forcile il problema potrà ripetersi visto che il fiume non viene sbarrato da tempo, diversa è la situazione per l’Arci dove pur restando anche oggi tracce dell’acqua maleodorante, da qualche giorno non c’è più sbocco a mare ed il titolare del Lido Roma cui si riferiscono le immagini ha provveduto a delimitare l’area interessata, condivisa con il lido Alkamar.

Una situazione, quella del canale Arci che si è estende per 4 km lungo la zona industriale, che da tempo viene attenzionata senza trovare soluzioni adeguate se non la “tura” formata da mattoni ed argilla secondo quanto stabilito dall’Autorità di Bacino di concerto con il Comune e con la Sidra. A patirne le conseguenze i lidi interessati e la playa di Catania, soprattutto dal punto di vista dell’immagine. Da anni si parla di rete fognaria nella zona industriale e dell’attivazione di una linea industriale del depuratore di Pantano d’Arci, finora senza risultati concreti.