Agrigento
Maxi-indagine sui rifiuti: 47 persone denunciate
Dovranno rispondere di abbandono, gestione illecita, traffico, ricettazione e combustione illecita di rifiuti
Un’attività di controllo ambientale, durata settimane e condotta con tecnologie avanzate dai Carabinieri, ha portato alla denuncia di 47 persone ad Agrigento per abbandono, gestione illecita, traffico, ricettazione e combustione illecita di rifiuti. In una prima fase, i militari hanno sorvolato le aree più sensibili grazie a un elicottero, individuando i punti a maggior rischio di abbandono e combustione. Le immagini raccolte hanno registrato un numero altissimo di episodi, alcuni di lieve entità, come il lancio di sacchetti o la semplice busta lasciata a bordo strada, fino a casi molto più gravi. Le telecamere hanno documentato scarichi effettuati con mezzi pesanti: cumuli di detriti provenienti da ristrutturazioni o demolizioni, che avrebbero dovuto essere conferiti in discarica secondo le normative. Un risparmio illecito per chi agiva, un danno enorme per l’ambiente.
Nell’area sorvegliata sono stati abbandonati rifiuti speciali e pericolosi, tra cui cassoni e lastre in eternit, scaricati in modo consapevole e in violazione del Testo Unico Ambientale.
Le telecamere hanno anche registrato le fasi di almeno un incendio doloso: gli autori hanno scaricato e appiccato il fuoco ai rifiuti, alcuni dei quali sono stati recuperati e sequestrati dai militari. Tra il materiale rinvenuto figurano numerosi faldoni d’archivio contenenti documentazione fiscale e sanitaria.
Gli investigatori hanno scoperto anche un altro fenomeno: l’incendio di materiali per separare ferro e rame dalle plastiche, così da rivendere i metalli. Una pratica che, oltre a essere illegale, provoca il rilascio di ingenti quantità di diossina, con gravi danni per l’ambiente e la salute pubblica.