Cronaca

Nuovo colpo alla rete che ha protetto Messina Denaro

Il Ros dei Carabinieri ha arrestato tre uomini ritenuti vicini al capomafia durante la sua lunga latitanza

di Sergio Randazzo -

Nuovo colpo alla rete che ha protetto Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza: i Carabinieri del ROS hanno arrestato l’architetto Massimo Gentile, il tecnico radiologo dell’ospedale di Mazzara del Vallo Cosimo Leone e Leonardo Gulotta per associazione mafiosa. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia insieme agli aggiunti Paolo Guido e ai pm Gianluca De Leo e Piero Padova. Dalla cattura del boss, avvenuta il 16 gennaio 2023, sono state arrestate 14 persone coinvolte nel suo aiuto, di cui quattro già condannate. Gentile, originario di Campobello di Mazara, ha vissuto a Limbiate, Monza, e ha svolto un incarico amministrativo al Comune. È parente di Salvatore Gentile, ergastolano, marito dell’amante storica di Messina Denaro Laura Bonafede. Gulotta è accusato di aver messo a disposizione di Messina Denaro, tra il 2007 e il 2017, la propria utenza telefonica per poter ricevere comunicazioni dal rivenditore della Fiat 500 acquistata sotto falso nome e dalle agenzie assicurative presso le quali erano state stipulate le polizze per la macchina e la moto comprate con l’identità di Gentile. Leone, cognato di Gentile, avrebbe garantito al boss durante il suo ricovero ospedaliero una Tac urgente e costantemente informato un altro fiancheggiatore, Andrea Bonafede, sulla sua condizione. I carabinieri hanno scoperto numerosi contatti telefonici tra i due durante il periodo critico della malattia di Messina Denaro.