Catania

Omicidio a Paternò, bracciante arrestato a Milano, era in fuga

Dopo l'arresto, è stato condotto presso la Casa circondariale di Milano - San Vittore

di Sergio Randazzo -

I Carabinieri dei Comandi provinciali di Catania e Milano hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di Lahmidi Issam, accusato dell’omicidio di Mohamed Mouna. Entrambi erano braccianti agricoli attivi nelle campagne di Paternò, nel catanese. Il fermo è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari (gip) di Milano, territorio in cui è avvenuto il fermo, e successivamente dal gip di Catania, competente per territorio, che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’omicidio di Mouna è avvenuto il 4 febbraio

Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno rivelato che Mouna aveva litigato furiosamente con un uomo che lo ha accoltellato al petto e al fianco, per poi fuggire su uno scooter. Le indagini avviate immediatamente dopo l’omicidio hanno permesso ai Carabinieri di identificare il presunto responsabile. Non rintracciabile a Paternò, l’indagato è stato seguito attraverso la Campania e successivamente nel suo viaggio verso l’Italia settentrionale, fino a raggiungere Milano nella serata del 5 febbraio.

Il 6 febbraio, durante il pranzo, è stato catturato presso la Stazione Centrale di Milano mentre si apprestava a salire su un treno diretto fuori dai confini italiani, in territorio francese, alla volta di Parigi. Dopo l’arresto, è stato condotto presso la Casa circondariale di Milano – San Vittore. Il gip di Milano ha convalidato l’arresto e successivamente trasferito gli atti al collega di Catania per competenza territoriale. Il gip del Tribunale etneo ha quindi emesso la misura della custodia in carcere.