Trapani

Omicidio Arculeo: arrestato un terzo uomo. La vittima colpita con 17 coltellate e data alle fiamme

Il 32enne di Alcamo è accusato di omicidio e soppressione di cadavere. Era il terzo uomo del gruppo, secondo gli inquirenti

di Redazione Video Regione -

Una nuova svolta nel caso dell’omicidio di Antonino Arculeo, il 62enne di Partinico il cui corpo era stato ritrovato semicarbonizzato lo scorso 9 maggio nella zona delle Terme Gorga, nel territorio di Calatafimi-Segesta. Nella serata di ieri, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Trapani nei confronti di un trentaduenne di Alcamo, accusato di omicidio volontario, distruzione e soppressione di cadavere.

Un omicidio efferato per denaro

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Arculeo sarebbe stato attirato in un luogo isolato, colpito con almeno 17 coltellate e poi il suo corpo sarebbe stato dato alle fiamme nel tentativo di cancellare ogni traccia e rendere difficile l’identificazione. La motivazione del delitto, ancora da definire con precisione, sembrerebbe collegata a motivi economici: la vittima, secondo gli inquirenti, aveva con sé una cospicua somma di denaro, che i suoi assassini volevano sottrargli.

I sospetti si concentrano anche su un tentativo di stordimento tramite la somministrazione di melatonina, forse nel tentativo di rendere Arculeo inoffensivo prima del brutale omicidio.

Tre arresti, ma le indagini continuano

I primi due arresti, nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento del cadavere, avevano riguardato due uomini di Partinico, rispettivamente di 35 e 47 anni, già ristretti in carcere per l’accusa di omicidio, e ora ufficialmente indagati anche dalla Procura di Trapani.

Il terzo arrestato, il 32enne alcamese, sarebbe secondo gli inquirenti coinvolto attivamente nell’esecuzione del delitto. Le indagini – coordinate dalla Procura di Trapani e condotte congiuntamente dalla Squadra Mobile di Trapani e Palermo, con il supporto dei commissariati di Alcamo e Partinico – sono state portate avanti con metodi tecnici avanzati: analisi dei tabulati telefonici, tracciamenti GPS, rilievi scientifici e immagini di videosorveglianza.

Il provvedimento e la prosecuzione delle indagini

Il nuovo indagato è stato condotto presso la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il GIP ha accolto integralmente le risultanze investigative, ritenendole compatibili con la sua piena partecipazione al piano criminale.

Le indagini proseguono ora per verificare eventuali ulteriori coinvolgimenti e definire con esattezza il movente di un delitto che ha scosso profondamente la comunità di Partinico e non solo.