Notizie

Omicidio Taormina: assassino risponde a gip, mi aveva sfidat

Ha confessato anche davanti al gip Gaetano Maranzano, il 28enne accusato dell’omicidio di Paolo Taormina, ucciso sabato notte all’Olivella. Ha detto di aver sparato dopo una lite. Domani i funerali in Cattedrale, il sindaco Lagalla ha proclamato il lutto cittadino.

di Chiara Scucces -

Ha risposto al gip di Palermo Gaetano Maranzano, 28 anni reo confesso dell’omicidio di Paolo Taormina, ucciso sabato notte a Palermo davanti al locale che gestiva con la famiglia all’Olivella. Maranzano, davanti al giudice per le indagini preliminari, ha ribadito quanto detto ai carabinieri e ai pubblici ministeri durante il primo interrogatorio. Nel carcere Pagliarelli dove si è svolta l’udienza, il 28enne ha raccontato di aver fatto fuoco con che la pistola calibro 9 che gli inquirenti hanno trovato perquisendo la sua casa domenica. Saranno gli esami balistici ad accertare se sia vero.  Al gip l’indagato ha detto di aver agito d’impeto, nel corso di una discussione con la vittima che l’aveva rimproverato davanti ad altre persone. L’assassino, che aveva del rancore nei confronti di Taormina per questioni legate a una donna, si sarebbe sentito sfidato e preso in giro. Perciò avrebbe impugnato la pistola e poi sparato. Ancora una volta non ha voluto fare i nomi di chi era con lui la sera dell’omicidio e non ha detto dove ha trovato la pistola. Intanto saranno celebrati domani in Cattedrale alle 10.30 i funerali di Paolo, il sindaco Roberto Lagalla ha proclamato il lutto cittadino. Da ieri incessante il flusso di parenti, amici, semplici cittadini che si recano al PalaOreto dove è stata allestita la camera ardente del giovane; una gigantografia di Paolo con scritto: “Non ci sono addii, per noi ovunque tu sia ci sarai sempre” e altri striscioni, testimoniano ancora l’incredulità per quanto successo.  Intanto resta in carcere il 28enne dello Zen, reo confesso dell’omicidio di Paolo Taormina; il gip non ha convalidato il fermo eseguito dai carabinieri domenica, non ravvisando il pericolo di fuga, ma, accogliendo l’istanza della Procura coordinata da Maurizio de Lucia, ha disposto nei confronti del giovane la custodia cautelare in carcere.