Catania
Operazione antimafia “Cerbero”: 21 arresti
Le indagini sono partite dalla denuncia del gestore di una discoteca
Maxi operazione antimafia dei carabinieri del Comando Provinciale di Catania nei confronti di appartenenti al clan dei “Cursoti Milanesi”. Sono 21 le persone arrestate, ritenute responsabili – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, protezione e porto illegale di armi da fuoco in concorso.
L’operazione ha interessato, oltre Catania, anche le province di Agrigento, Enna, Siracusa, Cosenza, Benevento e Reggio Calabria.
Tutto è partito dalla denuncia del titolare della discoteca ECS Dogana Club, nel porto di Catania. Il locale sarebbe stato al centro di una vera e propria strategia mafiosa: accessi forzati, richieste estorsive fino a 1.600 euro a settimana in cambio di una finta “protezione” da disordini creati dagli stessi mafiosi.
Le indagini, condotte tra il 2021 e il 2024, hanno ricostruito una violenta escalation interna al clan, esplosa dopo la morte del boss Rosario Pitarà. La faida interna è sfociata in sparatorie, pestaggi e ritorsioni, anche in pieno giorno e in luoghi affollati, mettendo a rischio l’incolumità di centinaia di persone.
Tra gli arrestati, figurano nomi noti della criminalità organizzata catanese: Carmelo Distefano, Giuseppe Agatino Ardizzone, Sebastiano Miano detto “Piripicchio”, i fratelli Licciardello e diversi esponenti della famiglia Pitarà .