Cronaca

Operazione ‘Cristallo’ a Casteldaccia, droga a credito e pestaggi

Operazione frutto di una complessa attività investigativa condotta dalla Sezione Operativa di Bagheria

di Sergio Randazzo -

Droga a ‘credito’. E pestaggi per convincere i più restii a saldare i propri debiti.

Operazione Cristallo

E’ quanto emerge dall’operazione ‘Cristallo’ dei carabinieri della Compagnia di Bagheria che all’alba di oggi hanno smantellato una fiorente attività di spaccio a Casteldaccia, nel Palermitano. Dodici le misure cautelari, emesse dal gip di Termini Imerese, ed eseguite dai militari. Dalle indagini, andate avanti per sei mesi, è emerso che buona parte delle cessioni avveniva con il classico sistema del pagamento a credito: i clienti ricevevano le quantità richieste di droga senza pagare e, non appena ne avevano la disponibilità, saldavano il ‘conto’. “I principali indagati si sarebbero occupati dell’approvvigionamento dello stupefacente dal palermitano – spiegano gli investigatori dell’Arma -, per poi cederlo al dettaglio all’interno delle proprie abitazioni di Casteldaccia, ma interessandosi anche della ‘vendita all’ingrosso’ ad ulteriori persone, che avrebbero acquistato considerevoli quantitativi di droga per rivenderla in autonomia a terzi”.

Le indagini

Le indagini si sono sviluppate attraverso una “copiosa attività tecnica d’intercettazione”, costantemente affiancata dal monitoraggio e osservazione delle varie fasi dello spaccio, con l’ausilio di telecamere di videosorveglianza nei luoghi destinati alla vendita e cessione, con puntuali riscontri su strada. Tra aprile e ottobre 2022 sono state arrestate in flagranza di reato 3 persone destinatarie dell’attuale provvedimento restrittivo, con il sequestro complessivo di circa 5 chili di marijuana; poco più di 2 chili di hashish; 700 grammi di cocaina pura; più di 9.000 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio e il ‘libro mastro’ manoscritto con indicazione dei crediti/debiti aperti con fornitori e acquirenti. E con gli arresti sono arrivate anche le maniere forti. Per accelerare il recupero crediti dai clienti necessario a ripagare i propri fornitori, infatti, gli indagati non avrebbero esitato a ricorrere a violenze fisiche e intimidazioni, per le quali non è mai stata sporta denuncia. I carabinieri hanno accertato 5 episodi estorsivi con cui gli indagati avrebbero recuperato le somme di denaro per le dosi precedentemente cedute a credito.


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