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Parco ‘Iqbal Masih’, ferita aperta nel cuore di Macchitella

Il parco, intitolato a Iqbal Masih, a Gela, simbolo mondiale della lotta allo sfruttamento minorile, oggi si ritrova ad essere teatro di atti di inciviltà, lontanissimi dai valori che quel nome porta con sé. Appena sottoposta a manutenzione e ripristinata per restituire ai più piccoli un luogo sicuro dove giocare, l’area giochi del parco è stata nuovamente vandalizzata

di finmedia -

Un’altra ferita, l’ennesima, inferta al Parco Iqbal Masih, un’area verde tanto amata quanto martoriata, situata in viale Mattei, ai margini del quartiere Montelungo. Appena sottoposta a manutenzione e ripristinata per restituire ai più piccoli un luogo sicuro dove giocare, l’area giochi del parco è stata nuovamente vandalizzata.

Giostre abbattute, strutture divelte, intere porzioni dell’impianto ludico rese inutilizzabili in poche ore. Un gesto che ha il sapore amaro dell’ingiustizia, soprattutto per chi quel luogo lo vive ogni giorno con rispetto e senso civico.

Il parco, intitolato a Iqbal Masih, simbolo mondiale della lotta allo sfruttamento minorile, oggi si ritrova ad essere teatro di atti di inciviltà, lontanissimi dai valori che quel nome porta con sé. L’area giochi, pensata per offrire ai bambini uno spazio di crescita, socialità e movimento, è divenuta bersaglio ripetuto di atti vandalici che ne compromettono la funzione, privando le famiglie di un punto di riferimento fondamentale. Non è la prima volta che il parco subisce danni. Negli ultimi anni, le segnalazioni si sono susseguite con una frequenza preoccupante: panchine rotte, rifiuti abbandonati, attrezzature danneggiate o completamente distrutte. Tuttavia, proprio di recente, grazie all’intervento dell’amministrazione comunale era stato avviato un progetto di riqualificazione. I lavori, terminati pochi giorni fa fa, avevano restituito decoro e funzionalità all’intera area giochi.

Quel senso di rinascita, però, è durato poco. Qualcuno, nella notte o forse nelle prime ore del mattino, ha deciso di colpire ancora. Il risultato è devastante: scivoli divelti, altalene abbattute, pali piegati come se fossero carta. L’amarezza è tanta, soprattutto tra i residenti, che ora chiedono maggiori controlli e l’installazione di sistemi di videosorveglianza.