Trapani

Polizia Penitenziaria, assemblea straordinaria: “Siamo al collasso, servono interventi urgenti”

Oltre 100 agenti mancanti, sovraffollamento e strutture fatiscenti

di Sergio Randazzo -

Una voce unita e determinata si alza dal carcere di Trapani. Giovedì 5 giugno 2025, alle ore 16:00, i rappresentanti provinciali di tutte le sigle sindacali della Polizia Penitenziaria – Gaspare D’Aguanno (SAPPE), Rocco Parrinello (SINAPPE), Fausto Caruso (OSAPP), Vito La Torre (UILPA), Arcangelo Poma (USPP), Antonio Ficara (FNS CISL) – hanno indetto un’assemblea straordinaria del personale in servizio presso la casa circondariale trapanese.

Un’iniziativa necessaria e urgente, spiegano i sindacati, per “dare voce a rivendicazioni ormai non più ignorabili”, e denunciare con forza una situazione che definiscono senza mezzi termini “al collasso”.

Oltre 100 agenti mancanti, sovraffollamento e strutture fatiscenti

Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali, la carenza di organico ha ormai superato le 100 unità in tutti i ruoli. Una falla organizzativa che pesa interamente sulle spalle del personale in servizio, soprattutto su chi opera ogni giorno nelle sezioni detentive, dove si registrano “sovraffollamento drammatico e continui episodi di violenza da parte dei detenuti”.

Una pressione quotidiana che mette a rischio l’incolumità degli agenti e li espone anche al pericolo di provvedimenti disciplinari o penali, in un contesto operativo sempre più fragile. “Non possiamo più accettare – sottolineano i sindacalisti – che a pagare siano i colleghi che, con dedizione, continuano a garantire la sicurezza e la tenuta del carcere”.

Appello alle istituzioni: “Serve un segnale forte, ora”

Il messaggio è chiaro: servono risposte concrete. I sindacati provinciali chiedono alle istituzioni – locali, regionali e nazionali – un intervento strutturale e immediato, che restituisca dignità, sicurezza e diritti al personale penitenziario. “Non possiamo continuare a subire la sistematica violazione della nostra dignità professionale. È arrivato il momento di un cambio di rotta, che coinvolga opinione pubblica, governo e vertici dell’Amministrazione Penitenziaria”.

Verso una mobilitazione più ampia

L’assemblea del 5 giugno è solo il primo passo. I rappresentanti sindacali annunciano l’intenzione di avviare una mobilitazione più ampia, volta a riportare al centro dell’attenzione nazionale l’emergenza che da troppo tempo colpisce il sistema penitenziario trapanese e chi vi lavora ogni giorno con senso del dovere. “Non si tratta solo di numeri – concludono – ma della tenuta di un’intera istituzione. E della dignità di chi la serve, ogni giorno, spesso in silenzio”.