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Potabilità acqua, ancora tanti dubbi

Il consiglio straordinario e urgente convocato per ieri a Messina non scioglie i nodi sulla potabilità dell’acqua. Il comitato “Il sindaco Basile non ce la dà a bere”. Manifestazione di piazza fissata per sabato 10 maggio davanti al comune

di tcf -

“Il sindaco Basile non ce la dà a bere”. E’ caustico il commento dei rappresentanti del comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto” per nulla convinti dall’esito del consiglio comunale straordinario e urgente tenutosi ieri alla presenza di tutti gli attori coinvolti. “Il Consiglio Comunale straordinario – spiega il comitato in una nota –  non ha dissipato i tanti dubbi né risposto alle tante domande che abbiamo posto in questi mesi.

L’acqua del Comune si può bere o no? A questa semplice domanda né il Sindaco, né l’Amam, né il Direttore Generale dell’Asp Cuccì, a cui uno dei nostri portavoce ha posto direttamente la domanda, hanno saputo rispondere. E non poteva essere altrimenti perché l’ordinanza sindacale del 5 Settembre scorso è ancora in vigore!”. Oggi la consegna ai consiglieri comuali di un nuovo documento elaborato dal Comitato che ha organizzato per sabato  10 Maggio alle 10:00 saremo in piazza unione Europea, proprio davanti all’ingresso di palazzo Zanca una manifestazione di piazza   per chiedere Acqua pulita, potabile, pubblica ed H24.

Ma il comitato non è l’unico ad essere perplesso. A scendere in campo i consiglieri comunali di Lega-Prima l’Italia Amalia Centofanti, Rosaria D’Arrigo e Cosimo Oteri hanno depositato un’interrogazione indirizzata al sindaco Basile, all’assessore ai rapporti con AMAM Carreri e al presidente AMAM Alibrandi per avere chiarimenti non solo rispetto alla potabilità dell’acqua ma anche sulle azioni che prevedono porre in essere per scongiurare un’eventuale crisi idrica. “Troppe lentezze – scrivono – per un problema di vitale importanza per la città – Dall’amministrazione e dall’AMAM ci aspettiamo risposte chiare ed esaustive: l’estate si avvicina e i messinesi devono sapere cosa li aspetta”. Insomma nonostante le domande secche, nessuna risposta certa ieri si è ottenuta durante il consiglio, se non la nuova del giudizio provvisorio di idoneità per uno dei cinque pozzi attivati a settembre, il pozzo Cucinotta, a Mili.