Siracusa
Individuati i responsabili del pestaggio di Avola
Si tratta di cinque ragazzini fra i 13 e i 15 anni; continuano le indagini della Polizia
Sono quattro ragazzine e un ragazzino tutti compresi fra i 13 e i 15 anni i presunti autori del brutale pestaggio avvenuto ad Avola lo scorso sabato sera nella frequentata zona di viale Pierasanti Mattarella. Vittima una giovane ragazza di colore, presa di mira da un gruppetto di coetanei che prima l’hanno spintonata, fatta cadere a terra, accerchiata e presa a calci; mentre veniva picchiata, c’era chi riprendeva con un cellulare, il video del pestaggio è diventato virale in poche ore. scatenando l’indignazione della città a tutti i livelli. Solo una ragazza è andata in soccorso della vittima, ponendo fine alle botte e alle riprese; è stato proprio il video insieme alle immagini delle telecamere di sorveglianza a portare alla individuazione dei bulli. Le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato di Avola sotto l’attenta direzione della Procura dei Minori di Catania; il movente di tale aggressione è ancora al vaglio degli inquirenti che stanno anche valutando la posizione di altri giovani coinvolti nell’episodio. Al momento i minori maggiori di 14 anni sono indiziati di lesioni personali non escludendosi, allo stato, anche l’aggravante razziale. Per i ragazzini che non hanno compiuto 14 anni, la legge non esclude che il Giudice competente realizzi un giudizio di pericolosità sociale con tutte le conseguenze del caso.
Proprio a ridosso di questa brutto episodio, il vescovo della Diocesi di Noto Monsignore Salvatore Rumeo, con un post sui social, condannava apertamente ogni forma di violenza che deturpa il volto di tutti: anche di coloro che hanno “assistito” al fattaccio.” Ci sono giovani alla deriva, senza senso, che tirano a campare, che hanno smarrito il senso della vita, giovani che amano soltanto il proprio “io”. Ci sono giovani che sognano, che amano la vita, giovani che rispettano se stessi e gli altri, giovani che pagano sempre per tutti. Il prossimo cammino pastorale della Chiesa di Noto terrà conto del magistero di Papa Francesco, del nuovo Successore di Pietro e del Sinodo: sentiamo le nostre responsabilità nei confronti delle nuove generazioni; si torni a lavorare con i giovani e i ragazzi, apriamo gli oratori e le porte del cuore, delle nostre chiese, dei palazzi delle istituzioni, delle scuole rimangano sempre “aperte”.