Messina

Cadavere in decomposizione rinvenuto sulla spiaggia di Rodia

La triste scoperta di questi corpi sottolinea l'urgenza di trovare soluzioni più sicure per la migrazione

di Sergio Randazzo -

Questa mattina, un cadavere in avanzato stato di decomposizione è stato scoperto sulla spiaggia di Rodia, a Messina. Le autorità intervenute sul posto includono i militari della Capitaneria di Porto e i Carabinieri. Questo è il terzo corpo ritrovato nelle acque messinesi da domenica scorsa, dopo i due individuati al largo dell’isola di Filicudi e tra Patti e Vulcano.

Si tratterebbe di un naufragio

L’attenzione degli investigatori e dei funzionari della prefettura di Agrigento è fortemente concentrata su questi ritrovamenti, con la possibilità che i tre cadaveri siano collegati al naufragio avvenuto il 10 aprile nelle acque Sar maltesi. Il tragico incidente ha coinvolto 46 persone che viaggiavano su un piccolo barchino proveniente da Sfax, in Tunisia. La barca si è capovolta a causa delle condizioni marine proibitive. La guardia costiera ha riportato che quel giorno sono stati soccorsi 23 superstiti, di cui 5 donne, e sono stati recuperati 8 cadaveri, tra cui quello di una bambina di soli 6 anni. Purtroppo, uno dei migranti sbarcati a Lampedusa è deceduto poco dopo il ricovero al poliambulatorio dell’isola. I naufraghi hanno riferito di circa 15 dispersi.

Le autopsie

Gli investigatori e la prefettura di Agrigento attendono ora i risultati delle autopsie per determinare se le condizioni dei cadaveri e il grado di decomposizione siano compatibili con i tempi del naufragio. La triste scoperta di questi corpi sottolinea l’urgenza di trovare soluzioni più sicure per la migrazione nel Mediterraneo e di garantire un soccorso tempestivo per evitare ulteriori tragedie.