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Renato e “Scateno”

La politica regionale in fibrillazione

di Emiliano Di Rosa -

Indizi, supposizioni, suggestioni, non prove. Di certo in quella che qualcuno chiama “la notte dei lunghi coltelli” all’Ars lo zampino politico è soprattutto di “Scateno” De Luca. Perché  se il presidente della Regione, Renato Schifani, subito dopo incarica il suo vice Luca Sammartino, ai rapporti fra governo e Ars e toglie a Marco Falcone le pesanti deleghe  sui fondi europei per occuparsene personalmente vuol dire che il protagonismo del leader di Sud chiama Nord e neo sindaco di Taormina ha fatto breccia. Pare che proprio Falcone una sponda politica a De Luca la stesse offrendo, parliamo di soldi per i grandi eventi, pare che anche alcuni deputati regionali di fratelli d’Italia con De Luca vadano d’accordo, compreso il presidente dell’Assemblea la cui elezione avvenne grazie ad un aiutino “deluchiano”. Risultato? La manovrina doveva avere il voto finale già questa settimana ma il presidente Schifani più o meno direttamente ha fatto sì che si posticipasse alla prossima.  Dice Cateno: “Ciò che Schifani e la maggioranza di Governo sta cercando di mettere in atto è una strategia di pressing nei miei confronti” aggiungendo che “il presidente dell’assemblea regionale Gaetano Galvagno si sta facendo promotore di un incontro tra me e Schifani” più una serie di classiche frasi colorite su quest’ultimo … Sintesi finale: all’opposizione come PD e 5 Stelle è un dato di fatto politico che De Luca almeno finora abbia dimostrato maggiore irruenza e capacità di fare notizia e clamore rispetto ai dem e ai pentastellati. E che un uomo delle istituzioni navigato e di grande flemma come Renato Schifani in queste ultime ore un po’ di pazienza, per colpa di “Scateno” l’abbia perduta.