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Risse e aggressioni. Cresce la paura a Castelvetrano
Non solo Palermo. Anche in altre città della Sicilia cresce la paura per gli episodi di violenza che si verificano sempre più spesso
Non solo Palermo. Anche in altre città della Sicilia cresce la paura e la preoccupazione per l’aumento degli episodi di violenza. A Castelvetrano, negli ultimi giorni, si sono registrati diversi fatti gravi. E la sensazione, tra i cittadini, è quella di un clima sempre più teso e insicuro.
L’episodio più serio è quello che ha portato alla denuncia per tentato omicidio di un ragazzo di 22 anni.
Secondo i Carabinieri, avrebbe colpito un uomo con una bottiglia rotta, durante una lite scoppiata per futili motivi in un distributore di carburanti. La vittima, un trentenne, è finita in ospedale con ferite alla testa, al collo e al torace.
Il giovane aggressore è stato identificato grazie alle telecamere di sorveglianza. I militari hanno trovato nella sua casa i vestiti ancora sporchi di sangue. Hanno fatto invece il giro dei social le immagini di una violenta rissa avvenuta davanti la Porta di Mare, nel centro belicino, in pieno giorno.
Nel filmato, si vedono alcune persone che si picchiano con calci e pugni. Altre guardano, ma nessuno interviene. Nessuno ha ancora presentato denuncia. Ha destato attimi di paura invece quanto avvenuto durante la Sagra del Pane Nero. Un uomo armato di coltello ha seminato il panico tra la folla, minacciando una famiglia in mezzo alla gente.
Sono state due vigilesse e un volontario della Protezione civile a intervenire per primi, ma l’uomo ha continuato a muoversi tra la gente, agitando il coltello.
È servito l’intervento di un poliziotto in borghese e di un maresciallo della Guardia di Finanza per bloccarlo.
L’uomo è stato disarmato e denunciato. Le due vigilesse, ferite lievemente, sono state medicate al pronto soccorso.
Tre episodi in pochi giorni. Troppi per essere ignorati. Segnali di un disagio che cresce, e che oggi a Castelvetrano — come in molte città siciliane — alimenta la percezione di insicurezza.