Palermo

Sanità in Sicilia, firmati i protocolli di legalità per ospedali a Palermo e Corleone

Schifani: «Massima trasparenza e tolleranza zero contro corruzione e infiltrazioni mafiose»

di Sergio Randazzo -

Garantire la legalità e prevenire ogni rischio di corruzione o infiltrazione mafiosa nella sanità siciliana. È questo l’obiettivo dei protocolli di legalità firmati oggi a Palazzo d’Orléans per vigilare sulla progettazione e la realizzazione di importanti opere sanitarie nel territorio palermitano: l’ospedale pediatrico di eccellenza, il nuovo policlinico, la ristrutturazione dell’ospedale “Ingrassia” di Palermo e del presidio ospedaliero di Corleone.

A siglare l’intesa sono stati il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, l’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni e il prefetto di Palermo Massimo Mariani, alla presenza dei rappresentanti sindacali Piero Ceraulo (Fillea Cgil), Paolo D’Anca (Filca Cisl) e Salvatore Puleo (Feneal Uil).

«Nessuna ombra su investimenti per centinaia di milioni»

«Estendiamo anche a queste importanti opere – ha dichiarato Schifani – il modello già applicato per il polo onco-ematologico e per i termovalorizzatori. Legalità e lotta alla corruzione sono principi irrinunciabili. Si tratta di investimenti per centinaia di milioni di euro, su cui vigileremo con grande attenzione. Le imprese dovranno seguire regole estremamente rigide, pena sanzioni e anche la risoluzione dei contratti nei casi più gravi».

Il presidente ha sottolineato il rafforzamento della collaborazione istituzionale con le prefetture e le forze dell’ordine per garantire un ambiente impermeabile ad ogni tipo di interesse illecito. «Faremo in modo – ha aggiunto – che queste strutture sanitarie, fondamentali per i cittadini, vengano realizzate senza alcuna ombra».

Monitoraggio, tracciabilità e sanzioni: ecco cosa prevede il protocollo

Il protocollo, che sarà pubblicato insieme ai bandi di gara e allegato ai contratti con gli aggiudicatari e i subcontraenti, prevede una serie di misure concrete:

  • Monitoraggio costante in ogni fase, dalla gara alla realizzazione;
  • Tracciamento dei flussi di manodopera e dei pagamenti;
  • Uso della banca dati nazionale antimafia per verifiche preventive;
  • Compilazione del “settimanale di cantiere” per controlli continui;
  • Verifica delle procedure di esproprio e dei subappalti;
  • Applicazione di sanzioni per il mancato rispetto degli obblighi previsti.

Un modello che punta a coniugare rapidità d’azione e trasparenza, tutelando l’interesse pubblico e il diritto alla salute in un settore chiave per il futuro della Sicilia.