Ambiente
Schifani: “Due dissalatori per Palermo, pubblicato l’avviso pubblico”
Investimento da 180 milioni
«Un altro passo avanti contro il rischio siccità». Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, annuncia la pubblicazione dell’avviso pubblico per la realizzazione e gestione, in project financing, di due impianti di dissalazione destinati a servire l’area metropolitana di Palermo.
Si tratta di un intervento già previsto dalla delibera di giunta n. 459 del 27 dicembre 2023, che ora entra nella fase operativa. Il bando è rivolto agli operatori economici interessati a presentare proposte di fattibilità, da selezionare come base per la successiva gara pubblica di costruzione e concessione.
Affidata a Invitalia la gestione della selezione
L’avviso, predisposto dal dipartimento regionale della Protezione civile, è stato affidato per la gestione a Invitalia. La documentazione è disponibile sia sul portale istituzionale della Regione Siciliana sia sulla piattaforma digitale InGate, su cui proseguirà l’iter selettivo.
«Procediamo spediti – ha dichiarato Schifani – secondo il piano predisposto dal governo regionale, per dotarci delle infrastrutture necessarie a contrastare l’emergenza idrica e assicurare l’approvvigionamento di acqua nelle aree dell’Isola che presentano le maggiori criticità».
Investimento da 180 milioni e gestione trentennale
L’intervento prevede un investimento complessivo di 180 milioni di euro, con la possibilità di integrare un contributo regionale fino a 10 milioni. La concessione per la gestione degli impianti avrà una durata di 30 anni.
Le proposte dovranno includere una relazione generale, il progetto di fattibilità tecnico-economica, una bozza di convenzione, e la specificazione tecnica del servizio e della gestione. La scadenza per la presentazione è fissata alle ore 10:00 di venerdì 25 luglio 2025.
Diritto di prelazione per il promotore
Secondo quanto previsto dalla normativa in materia di finanza di progetto, al soggetto promotore la cui proposta verrà selezionata come base per la gara sarà riconosciuto il diritto di prelazione, vale a dire la possibilità di eguagliare l’offerta eventualmente migliore presentata in fase di gara per aggiudicarsi la concessione.