Palermo

Sicilia, assunzioni in Regione per le vittime di violenza con sfregi permanenti

La svolta legislativa è arrivata lo scorso giugno

di Sergio Randazzo -

La Sicilia segna un primato nazionale: è la prima regione d’Italia ad assumere nelle proprie strutture amministrative donne vittime di violenza che hanno riportato sfregi o deformazioni permanenti al volto a causa di aggressioni.

I primi due nulla osta

L’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali ha rilasciato i primi due nulla osta a donne che avevano presentato domanda dopo l’entrata in vigore della legge regionale 3 del 2024. Una misura che, grazie all’introduzione della retroattività, ha consentito di includere anche chi ha subito violenze prima dell’approvazione della norma.

Le parole di Schifani

«L’introduzione della retroattività è un atto di giustizia carico di sensibilità e umanità – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani –. Abbiamo sostenuto con determinazione questo emendamento per garantire un supporto concreto alle vittime residenti in Sicilia. L’auspicio è che altre regioni e il Parlamento nazionale seguano il nostro esempio».

La posizione dell’assessore Albano

L’assessore alla Famiglia, Nuccia Albano, ha sottolineato la rapidità della procedura: «Dopo avere esaminato tutta la documentazione presentata tra luglio e agosto, il dipartimento ha dato esito positivo e ha rilasciato tempestivamente i nulla osta per i successivi adempimenti amministrativi».

Una norma retroattiva

La svolta legislativa è arrivata lo scorso giugno, quando l’Assemblea regionale siciliana ha approvato un emendamento che ha reso retroattiva la legge varata a gennaio 2024. Le assunzioni, riservate a vittime residenti in Sicilia, potranno avvenire nei limiti delle risorse disponibili.