Cronaca

Soldi e regali in cambio di appalti

Un'inchiesta dei carabinieri di Palermo su un giro di mazzette a pubblici ufficiali in cambio di appalti ha portato a 12 misure cautelari. Una cooperativa sociale di Partinico al centro indagine

di Pinella Rendo -

Soldi e regali anche per ottenere rimborsi e accelerare pratiche. L’indagine, coordinata dalla Procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia, ha portato a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 6 misure di arresti domiciliari e 3 sospensioni.

Avrebbero corrotto con gioielli, denaro, olio, panettoni e offerte di assunzioni una serie di funzionari pubblici di diversi Comuni siciliani per vincere gare, ottenere rimborsi, accelerare pratiche. L’ennesimo giro di tangenti scoperto dai Carabinieri di Palermo ha al centro il responsabile e alcuni dipendenti di una cooperativa sociale di Partinico che gestisce servizi per anziani, disabili e minori e una serie di pubblici ufficiali infedeli.

Le manette sono scattate per il legale rappresentante e presidente del cda della cooperativa,  per un dipendente della coop e per il dirigente del distretto socio sanitario di Agrigento e capo dei vigili urbani della Città dei Templi. I domiciliari sono stati disposti per un dipendente  ed un ex dipendente, per l’ex sindaco di Partinico, per l’istruttore direttivo al Comune di Marsala e per il responsabile del settore Politiche Sociali e Culturali del Comune di S. Cataldo (Cl). Un sesto destinatario degli arresti domiciliari è ancora ricercato.

La sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio è stata invece notificata ad una dirigente del Comune di Balestrate, funzionaria dell’ufficio direzione Politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo e per il presidente della commissione aggiudicatrice nella gara per l’affidamento della gestione e realizzazione “Azione A Rafforzamento dei Servizi Sociali”. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione finalizzata alla corruzione, corruzione, turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione.