Palermo
Strage di Altavilla Milicia: i messaggi del “santone” prima delle torture al piccolo Emmanuel
Il messaggio: “4 mila demoni contro la mia famiglia”
La morte di Emmanuel Barreca, 5 anni, vittima di atroci torture “purificatorie” per “liberarlo dai demoni”, era stata annunciata in un messaggio inquietante inviato da Massimo Carandente, uno degli imputati della strage di Altavilla Milicia (Palermo).
L’uomo aveva scritto a una serie di contatti su Facebook e Messenger, ma nessuno dei destinatari aveva denunciato il contenuto delirante di quelle comunicazioni.
Il messaggio: “4 mila demoni contro la mia famiglia”
“Pace, fratello – scriveva Carandente – purtroppo Satana, Jezebel, lo spirito della morte, incredulità e oltre 4 mila demoni, una legione, si sono portati prima la moglie e poi il bambino”, con chiaro riferimento ad Antonella Salamone e al piccolo Emmanuel.
“Ma il Signore è pronto a fare il miracolo e a resuscitare il bambino di 5 anni di nome Emmanuel, ma bisogna credere”, proseguiva il messaggio.
L’audio: “La madre è all’inferno, il bambino in paradiso”
In un audio inviato su Messenger, il cosiddetto “santone” affermava che la donna era “finita all’inferno perché non ha creduto”, mentre il bambino si trovava “in paradiso”.
Un eccidio familiare
Nella strage di Altavilla Milicia aveva perso la vita anche Kevin Barreca, 16 anni. Alla sua morte avevano partecipato anche il padre, Giovanni Barreca, e la sorella maggiore – all’epoca minorenne – già condannata a 12 anni e 8 mesi.