Attualità
Sua Eccellenza Zuppi per i 180 anni della Diocesi di Noto
La Diocesi di Noto ha celebrato 180 anni dalla sua Fondazione con una messa di ringraziamento nella Basilica Cattedrale di Noto. Alla messa di ringraziamento ha partecipato sua Eminenza il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, uno dei papabili durante l’ultimo conclave che ha eletto Papa Prevost
Si è riunita tutta la comunità diocesana. Quella degli arcivescovi e vescovi di tutta la Sicilia, con un ospite d’onore a presiedere l’incontro: sua Eminenza il cardinale Matteo Zuppi di ritorno da Roma, dal recente conclave, per la conclusione delle celebrazioni del 180° anniversario della fondazione della Diocesi di Noto. Nella Basilica Cattedrale, dove erano presenti anche le massime autorità civili, militari e intellettuali della provincia siracusana e non solo, a fare gli onori di casa è stato il Vescovo di Noto, sua Eccellenza Mons. Salvatore Rumeo.
La Diocesi di Noto è stata istituita da papa Gregorio XVI il 15 maggio 1844 con la bolla Gravissimum sane munus. Questo atto coronò secoli di tentativi di elevare Noto a sede vescovile. Il territorio attuale si suddivide in 98 parrocchie raggruppate in 8 vicariati: Noto, Avola, Pachino, Portopalo, Rosolini, Ispica, Pozzallo, Scicli e Modica.
Nel corso di quest’anno commemorativo, innumerevoli sono state le manifestazioni celebrative, da quelle più strettamente religiose a quelle di carattere culturale, per fare memoria di 180 anni di vita della Diocesi di Noto, un territorio ricco di fede, di arte e di storia, fatto di gente laboriosa e saldamente ancorata ai valori del Vangelo.
La presenza di sua Eminenza il cardinale Zuppi, una figura di grande spessore all’interno della Chiesa cattolica italiana, con una significativa influenza nella pastorale e nelle questioni sociali, da molti definito come il “Bergoglio italiano”, caloroso e disponibile, ha chiuso la celebrazione del 180° anniversario della Diocesi di Noto e ha assunto un tono particolarmente gioioso, per la recente elezione del nuovo Papa, Leone XIV.