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Svolta in un caso di lupara bianca del 1992, un arresto

L'ultima parola è spettata alla Cassazione, che ha confermato l'ordinanza di arresto

di Sergio Randazzo -

Svolta nel mistero dell’omicidio di Franco Zanerolli, caso di lupara bianca avvenuto a Piazza Armerina nel 1992.

Le indagini dei Carabinieri

I carabinieri del Nucleo investigativo di Enna hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare in carcere a Pietro Balsamo, già in cella perché condannato per il reato di associazione mafiosa: l’uomo è accusato di essere il mandante dell’omicidio. Zanerolli, dipendente di un vivaio di Piazza Armerina, scomparve l’1 agosto del 1992 senza lasciare traccia. Le forze dell’ordine giunte sul luogo di lavoro dell’uomo trovarono la sua auto con le chiavi inserite e un fumetto di ‘Diabolik’ poggiato su un tavolo. Le indagini non giunsero ad alcuna conclusione e il caso venne archiviato, ma ora la svolta con le dichiarazioni di alcune persone informate sui fatti che hanno dato un primo riscontro a quanto affermato da alcuni collaboratori di giustizia all’inizio degli anni Duemila. A completare il quadro indiziario anche il ritrovamento di un pizzino sequestrato nell’abitazione di un esponente di spicco di Cosa nostra ennese. Sulla base di questi indizi, la Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ha avanzato la richiesta di misura cautelare che. Dopo un primo rigetto da parte del gip, la Dda ha presentato appello e il Riesame ha dato ragione ai giudici nisseni. L’ultima parola è spettata alla Cassazione, che ha confermato l’ordinanza di arresto.