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Temporary store affossati: ‘danno alla città’

Sconcerto e amarezza dalle associazioni di categoria che credevano e si erano impegnate per la nascita dei temporary store a Modica. Confcommercio e Cna esprimono tutta la loro delusione.

di Pinella Rendo -

“Una sconfitta politica, ma soprattutto un danno per la città”. Non usa mezzi termini Giorgio Moncada, presidente di Confcommercio Modica, per commentare l’esito del Consiglio Comunale di ieri sera sui temporary store, un progetto che l’associazione di categoria ha portato avanti con convinzione e che aveva trovato l’appoggio di tutti i consiglieri. “Eravamo emozionati e orgogliosi di vedere finalmente un dibattito serio su un’iniziativa che ci sta a cuore”, commenta Moncada. “Sembrava una vittoria, ma poi è arrivato il colpo di scena: la delibera è stata bocciata”. Una doccia fredda per Confcommercio, che aveva lavorato a lungo per definire un progetto concreto e vantaggioso per il centro storico di Modica. “Abbiamo sperimentato, registrato il primo contratto, discusso con l’amministrazione i vantaggi di questa formula, valutato i punti deboli e condiviso idee con altre associazioni di categoria”, spiega Moncada. “Tutto per il bene della città”. Ma l’astensione strategica di alcuni consiglieri ha vanificato gli sforzi e affossato il progetto. Se Moncada sembra dunque prendersela con chi non ha votato, gli esponenti dell’altra associazione di categoria coinvolta, la CNA, se la prendono con tutti. Il segretario provinciale Carmelo Caccamo, contattato da noi telefonicamente, si è detto letteralmente “stufato” da queste diatribe che hanno solo un sapore politico e di certo non produttivo. Caccamo, dopo la prima sospensione ottenuta sulla delibera nel consiglio precedente, aveva incontrato l’amministrazione e stabilito dei punti da condividere; solo uno non era stato inserito negli emendamenti e non è quello di una commissione consiliare ad hoc sui temporary store bocciato, ma che riguardava la SCIA. Le conseguenze di quanto successo sono la delusione e il disimpegno; aggiungiamo noi la disillusione su un dato innegabile: è la città intera a scontare le beghe di quella che fu una maggioranza bulgara e ora è quella che è.