Catania

Terremoto politico-giudiziario scuote Tremestieri Etneo e non solo

Arrestato il sindaco di Tremestieri Etneo

di Emiliano Di Rosa -

Voto di scambio politico-mafioso: questa è l’accusa contestata agli 11 indagati raggiunti da un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip di Catania nell’ambito dell’operazione “Pandora” condotta dei carabinieri del Comando provinciale di Catania.

L’arresto del Sindaco

Un autentico terremoto politico-giudiziario scuote il comune di Tremestieri Etneo, 20.000 abitanti alle falde del vulcano. Il sindaco, Santi Rando, è stato arrestato! I provvedimenti sono eseguiti da 100 militari dell’Arma tra il catanese e il palermitano. Tra gli indagati figurano noti esponenti politici, funzionari comunali ed imprenditori, accusati anche di estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. L’indagine si è sviluppata tra il 2018 e il 2021 ricostruendo presunti accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla mafia, accordi riguardanti l’elezione nel 2015 dell’attuale primo cittadino Santi Rando e quella che gli inquirenti definiscono “la successiva degenerazione affaristica dell’Ente”. Coinvolto anche l’attuale assessore regionale all’Agricoltura e vice presidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, sospeso per un anno dai pubblici uffici per corruzione aggravata. Sammartino all’epoca dei fatti era il principale referente politico di Santi Rando; secondo l’accusa un farmacista e consigliere comunale di Tremestieri, Mario Ronsisvalle, sarebbe stato avvantaggiato da Sammartino attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto da Sammartino.