Cronaca

Torture agghiaccianti sui corpi di Antonella e i due figli

Usati attrezzi roventi e incandescenti; il piccolo Kevin sarebbe stato incaprettato

di Sergio Randazzo -

Hanno più volte tentato di difendersi dell’inaudita violenza, le tre vittime di Altavilla Milicia, Antonella Salamone, 40 anni e dei due figli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5 anni, torturati fino alla morte, dal padre e marito Giovanni Barreca e dai coniugi: Massimo Carandente e Sabrina Fina. Secondo un’attenta ricostruzione dei fatti, da parte della Procura di Termini Imerese, emerge una straziante e continua violenza prima sul corpo di Antonella Salamone e successivamente sui corpi dei due figli. Episodi agghiaccianti. Una ricostruzione minuziosa fatta grazie alle testimonianze dell’unica superstite 17enne, terza figlia di Giovanni Barreca risparmiata dagli esorcismi brutali, costretta ad assistere alle sevizie. Dalla ricostruzione della Procura, sarebbe stata propria la 17enne a raccontare tutti i particolari delle torture, imputando le violenze degli esorcismi principalmente alla coppia Massimo Carandente e Sabrina Fina che da qualche settimana, prima degli omicidi, ha iniziato a frequentare la casa dei Barreca. Antonella Salamone sarebbe stata torturata con un asciuga capelli rovente ed alcuni attrezzi del camino incandescenti e colpita con una pentola. La donna ha più volte chiesto alla figlia 17enne di chiamare i carabinieri, ma per paura, non ha mai fatto quella telefonata. Il suo corpo è stato bruciato e seppellito nei pressi di un casolare vicino l’abitazione della famiglia Barreca.

Particolari agghiaccianti anche sulle torture a Kevin ed Emmanuel. A quest’ultimo l’asciugacapelli rovente gli è stato messo in gola per scacciare il demone che si era impossessato del suo spirito. Gli hanno anche fatto bere del caffè amaro per farlo vomitare fino a provocarne il decesso. Kevin, il più piccolo dei figli, è stato torturato con gli stessi attrezzi, in più è stato legato mani e piedi dietro la schiena fino a non farlo più respirare, in una lunga ed estenuante agonia. Una ricostruzione dei fatti che incastrano Giovanni Barreca e i coniugi Sarina Fina e Massimo Carandente viene fatta anche dallo scambio di sms tra Kevin e un amico.