Cronaca

Traghettano barchino dalla Libia a Lampedusa, fermati 2 presunti scafisti

L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di esseri umani

di Sergio Randazzo -

Due cittadini sudanesi sono stati arrestati con l’accusa di essere gli scafisti responsabili dello sbarco di 15 migranti, prevalentemente originari del Bangladesh, avvenuto a Lampedusa il 1 agosto scorso. Ecco i dettagli dell’operazione e delle indagini:

Dettagli dell’Operazione

  • Data dello Sbarco: 1 agosto
  • Luogo dell’Intercettazione: Acque internazionali, circa 24 miglia nautiche a sud di Lampedusa
  • Tipo di Imbarcazione: Barca in legno di circa 7 metri, priva del carburante sufficiente per arrivare a destinazione

Accuse

I due indagati sono accusati di:

  • Ruolo di Scafisti: Responsabili della conduzione e gestione dell’imbarcazione.
  • Pericolo per i Migranti: Aver esposto i migranti a pericolo per la loro vita e incolumità.
  • Favorire l’Ingresso Clandestino: Con l’aiuto di soggetti non identificati in Libia, aver facilitato l’ingresso illegale in Italia.

Dettagli dell’Indagine

  • Intercettazione: La Guardia Costiera ha intercettato l’imbarcazione alla deriva in acque internazionali.
  • Indagini e Testimonianze: Condotte dallo SCO, dalla Sisco di Palermo e dalla Squadra Mobile di Agrigento presso l’Hotspot di Lampedusa. Le indagini hanno incluso l’audizione dei migranti sbarcati.
  • Fasi dell’Imbarco: I due sudanesi sono stati identificati come scafisti durante l’imbarco lungo la costa di Zawiya, mentre comunicavano con i libici organizzatori e ricevevano indicazioni, una bussola e un telefono satellitare per tracciare la rotta verso l’Italia.

Procedura Legale

  • Decreti di Fermo: Emanati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento.
  • Arresto: I due indagati sono stati arrestati e associati in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

Implicazioni

L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di esseri umani e garantire la sicurezza dei migranti durante le pericolose traversate nel Mediterraneo.