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Turismo ibleo, la Cna traccia la nuova ripartenza

L'area iblea punta su prodotti di nicchia, sinergie tra settori e un'accoglienza green per rilanciare il turismo. L'assemblea Cna definisce la rotta, con un occhio di riguardo ai giovani e alla valorizzazione dell'enogastronomia siciliana, designata Regione Europea 2025.

di Pinella Rendo -

Assemblea elettiva di Cna focalizzata su “Un nuovo modo di viaggiare e vivere il territorio”.

L’incontro ha messo in luce la ricchezza intrinseca dell’area, fatta di produzioni artigianali tramandate di generazione in generazione, e la pressante necessità di costruire una rete solida che coinvolga i giovani talenti. L’obiettivo? Promuovere un turismo esperienziale autentico, legato al buon cibo e improntato alla sostenibilità ambientale.

Sotto la guida del segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo, l’assemblea ha visto l’elezione di nuove figure di riferimento per i settori chiave del territorio: Vincenzo Asta guiderà i panificatori, Andrea Giannone sarà il portavoce dei dolciari, Federica Muriana è stata riconfermata alla presidenza dei ristoratori (con Salvatore Cassarino come delegato), Marco Daparo continuerà a rappresentare i balneari, e Marco Giunta è il nuovo presidente per il turismo, affiancato da Francesco Occhipinti come portavoce del commercio.

Il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, e il responsabile territoriale Cna agroalimentare, Andrea Roccaro, hanno partecipato attivamente al dibattito, arricchito dai contributi online di figure di spicco come Tindaro Germanelli (Cna agroalimentare regionale), Cristiano Tomei (Cna balneari nazionale) e Francesca Petrini (Cna agroalimentare nazionale).

Al centro della discussione, la formazione professionale, in particolare per il settore della panificazione, e la persistente carenza di personale, un problema che affligge soprattutto gli stabilimenti balneari ma che si estende ad altri ambiti operativi. Tindaro Germanelli ha acceso i riflettori sulla straordinaria opportunità che la Sicilia si troverà a vivere nel 2025, insignita del titolo di Regione Europea dell’Enogastronomia.  Un’eco condivisa dagli imprenditori presenti, che hanno sottolineato come il territorio ibleo non manchi di risorse e peculiarità. La vera sfida, è emerso chiaramente, consiste nel rendere queste unicità accessibili e attrattive per i visitatori attraverso percorsi integrati e condivisi, ad oggi ancora insufficienti. L’assemblea Cna di Ragusa ha dunque tracciato una rotta chiara per il futuro del turismo ibleo: un percorso che intreccia la ricchezza delle tradizioni con l’innovazione, la valorizzazione delle eccellenze locali con un’attenzione imprescindibile alla sostenibilità, e la forza della collaborazione come motore per una nuova e promettente stagione turistica.