Catania

Uccisione Ilardi, ecco chi sarebbe stato a sparargli

Ammazzato perché voleva mettersi in proprio

di Leonardo Emmolo -

Il presunto omicida adesso ha un nome: Antonio Cosentino di 33 anni. Sarebbe stato lui, secondo l’accusa, ad uccidere, lunedì scorso ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, il 51enne allevatore avicolo, Francesco Ilardi

Il movente

Cosentino avrebbe agito perché non accettava che la vittima avesse scelto di mettersi in proprio. Il sospettato, anch’egli un commerciante di pollame, è infatti il figlio dell’ex socio in affari e collega da cui Ilardi aveva deciso di separarsi.

Preso mentre andava a costituirsi

Il 33enne è stato fermato dai Carabinieri, intorno all’una della scorsa notte, mentre stava percorrendo a bordo di un’autovettura viale Vincenzo Giuffrida, insieme al padre e al suo legale: Cosentino pare volesse andare a costituirsi. L’indagato è accusato di omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da sparo. Sono in corso le ricerche della pistola utilizzata per l’omicidio.

“Chiaro ed univoco quadro indiziario” 

Come riporta l’Ansa, i militari dell’Arma hanno fatto sapere di aver raccolto a carico di Cosentino un “chiaro ed univoco quadro indiziario con indagini supportate da immagini delle telecamere di videosorveglianza privata della zona dell’agguato, dalle dichiarazioni di persone informate sui fatti e dai risultati dei rilievi eseguiti dalla Sezione Investigazioni Scientifiche“.

La ricostruzione dell’agguato

L’indagato lunedì sera, alla guida della propria automobile, una Suzuki SX4, dopo aver compiuto un giro di ricognizione, avrebbe avvicinato Ilardi, che si trovava davanti ad un circolo di caccia di via Vittorio Emanuele, e in pochissimi secondi, dall’abitacolo dell’auto, avrebbe esploso contro di lui quattro colpi di pistola. La vittima è stata colpita mortalmente con un proiettile nella zona lombare. Il giovane si è dato poi alla fuga, rendendosi irreperibile. 

Ritrovata l’auto

I Carabinieri hanno ritrovato, inoltre, l’auto utilizzata dal presunto assassino, di proprietà dello stesso Cosentino, al cui interno sono state trovate tracce di polvere da sparo. Foto Web.


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