Cronaca
Un colpo di pistola in testa
Così è morto Paolo Taormina
“Voglio incontrate Gaetano Maranzano per chiedergli perché ha sparato e ucciso mio figlio”. Lo ha detto Giuseppe Taormina mentre veniva eseguita l’autopsia sul corpo del figlio Paolo, ucciso sabato. L’esame autoptico ha confermato quello che già era emerso dalla TAC ovvero la presenza del proiettile nel cranio del ragazzo. Gaetano Maranzano, del resto, quando ha confessato il delitto avrebbe ammesso di avere sparato e a casa sua i Carabinieri avevano rinvenuto proprio una pistola calibro 9. Un lungo corteo di giovani a bordo di scooter ha seguito oggi il carro funebre fino al PalaOreto dove è stata allestita la camera mortuaria. Lo strazio è grande: in una Palermo spaventata e addolorata lo zio di Paolo chiede a gran voce che la morte del nipote serva a cambiare qualcosa … Ci sarebbe anche un video che, secondo gli inquirenti, ricostruisce passo dopo passo quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica in piazza Spinuzza, a Palermo, dove il 21enne Paolo è stato assassinato. E’ messo nero su bianco che chi gli ha sparato un colpo alla testa era “un soggetto di corporatura robusta, barba folta scura, occhiali da vista, capelli di media lunghezza, con collane con ciondoli raffiguranti crocifissi e pistole” … il soggetto si è avvicinato alla vittima e, con un gesto fulmineo, gli ha sparato in testa. E’ stata fissata per domani, davanti al gip, l’udienza di convalida del fermo di Gaetano Maranzano.