Messina

Università Messina, si dimette il Rettore

La parte minoritaria ha dedicato tempo ed energie per screditare l'immagine dell'Ateneo'

di Sergio Randazzo -

“Sin dall’inizio del mio mandato, mi sono dovuto confrontare con attacchi diretti e indiretti che ho cercato di affrontare con l’unico obiettivo di garantire la serenità   necessaria, affinché tutti potessero continuare a svolgere il proprio lavoro, docenti, personale universitario e tutti gli studenti. Le persone che hanno lavorato al mio fianco conoscono bene il clima che   ha accompagnato questi sei anni di rettorato, ma, tutti noi, abbiamo fatto squadra con il solo obiettivo di garantire un clima organizzativo sereno nei Dipartimenti, nelle strutture didattiche e amministrative che, a diverso titolo, fanno andare avanti una macchina molto complessa. Non è stato certamente un compito facile”.

Le pariole del rettore Cuzzocrea

A dirlo è Salvatore Cuzzocrea, rettore dell’Università di Messina in una lunga   lettera indirizzata alla comunità accademica in cui annuncia le   proprie dimissioni dalla carica che “formalizzerò nei modi previsti   dalle attuali norme che regolano il funzionamento delle nostre   Università”. “Non immaginavo però che, una parte, sia pure minoritaria, piuttosto   che rappresentare le legittime perplessità o le diverse opinioni, con le modalità previste dai diversi regolamenti e/o durante le sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione – prosegue Cuzzocrea – avrebbe dedicato tempo ed energie col solo fine di screditare l’immagine dell’Ateneo e del rettore. Un loro diverso   contributo sarebbe stato più utile ed efficace se reso nella corretta   dialettica istituzionale”. Cuzzocrea, che ricorda “il picco delle iscrizioni” raggiunto quest’anno dall’Ateneo, “principale ‘termometro’ del ‘benessere’ della nostra Università”, snocciola i risultati raggiunti durante i sei anni di rettorato. Dall’acquisto di nuove   strutture e l’ammodernamento di quelle esistenti all’istituzione della Società sportiva dilettantistica UniMe “garantendo agli studenti la   possibilità di fruire gratuitamente degli impianti sportivi”. E poi   ancora un “ampio reclutamento di giovani ricercatori”, una “significativa crescita qualitativa e quantitativa del personale   tecnico-amministrativo”.