Attualità
Versalis volta pagina
Svolta per lo stabilimento Versalis di Ragusa, che abbandona la produzione tradizionale per abbracciare un futuro all'insegna della sostenibilità e dell'innovazione. Presentato un ambizioso piano di riconversione che punta su agri-hub, riciclo avanzato delle plastiche, incubatore di start-up e centri di competenza, con un occhio di riguardo al territorio e all'occupazione
Una nuova era si profila all’orizzonte per lo stabilimento Versalis di Ragusa. L’incontro di ieri tra la direzione aziendale e i rappresentanti sindacali ha sancito un importante passo avanti nel Piano di Trasformazione e Rilancio avviato lo scorso marzo. Mentre le operazioni di fermata e bonifica degli impianti storici procedono spedite, con la certificazione “gas free” attesa entro giugno, Versalis ha svelato un ambizioso piano di riconversione industriale destinato a ridefinire il futuro dell’area.
Il cuore della trasformazione pulsa in una serie di progetti strategici che spaziano dall’agricoltura circolare all’economia delle plastiche, fino al sostegno all’innovazione e alla formazione di competenze avanzate. L’annunciato Agri-hub, alimentato dalle coltivazioni locali, si propone come un polo per la produzione di oli vegetali destinati alle bioraffinerie di Priolo e Gela, creando una sinergia virtuosa con il tessuto agricolo del territorio. Parallelamente, Ragusa si candida a diventare un centro di eccellenza nel riciclo meccanico avanzato delle plastiche.
L’impianto previsto utilizzerà tecnologie all’avanguardia per il recupero e la valorizzazione dei materiali, con un collegamento diretto al futuro impianto di riciclo chimico di Priolo, chiudendo così il cerchio dell’economia circolare.
Un investimento strategico rappresentato anche dai Centri di competenza per la formazione, pensati per offrire percorsi di alta specializzazione in ambiti cruciali come la Sicurezza, la Manutenzione e l’amministrazione del contratto. Le organizzazioni sindacali hanno accolto con favore gli aggiornamenti e il cronoprogramma, sottolineando l’importanza di un costante monitoraggio sull’evoluzione delle attività e sul mantenimento dei livelli occupazionali.
La riconversione del sito di Ragusa, con il completamento dei progetti industriali previsto entro il 2028, rappresenta una sfida ambiziosa ma ricca di opportunità per il territorio siciliano, segnando un passaggio cruciale da un modello industriale tradizionale a un futuro all’insegna dell’innovazione sostenibile e della valorizzazione delle risorse locali.