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Via la tassa addizionale. Aeroporto più competitivo?

Nella manovra finanziaria di ieri, è stata approvata l'abolizione dell'addizionale comunale sui biglietti aerei. Per Torrisi, questo renderà più competitivo lo scalo ibleo.

di Chiara Scucces -

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato, nella mini manovra finanziaria,  cancellazione della tassa addizionale comunale sui biglietti aerei per i quattro aeroporti minori siciliani di Comiso, Trapani, Pantelleria e Lampedusa. Era un’abolizione aspettata da tempo e auspicata, visto che senza addizionale comunale, l’aeroporto di Comiso potrà beneficiare di una spinta significativa per la sua competitività. Ad esserne convinto lo stesso Nico Torrisi, amministratore delegato di Sac, secondo cui “questa misura offre un’opportunità importante per attrarre compagnie aeree, incrementare il numero di voli e generare ricadute positive per il nostro territorio, dal turismo alle imprese locali”. Sono stati inoltre stanziati 47 milioni di euro per il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Di questi, 20 milioni saranno destinati alla realizzazione della piattaforma cargo, mentre altri 27 milioni per ulteriori interventi di sviluppo. “Sono poi previsti – conclude Torrisi – investimenti specifici per potenziare i collegamenti intermodali, un passaggio cruciale per favorire la crescita e l’integrazione del nostro territorio”. Le premesse ci sono tutte per un rilancio fattivo e concreto del Pio La Torre; ma non tutti ne sono convinti. Ieri l’affondo della parlamentare regionale Stefania Campo, oggi quello della senatrice del M5S Ketty Damante che scrive al Ministro Salvini: “Un aeroporto che ha assorbito quasi 100 milioni di euro pubblici è abbandonato a sé stesso con zero voli e quindi zero passeggeri. A questo proposito il Ministro Salvini risponda delle criticità operative, gestionali e finanziarie che affliggono l’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso”, scrive la senatrice.  L’aeroporto di Comiso, inaugurato nel 2013, è stato realizzato con oltre 35 milioni di euro di fondi pubblici e ha ricevuto nel tempo ulteriori finanziamenti per tentativi di rilancio mai concretamente riusciti. “La recente attivazione di bandi per la continuità territoriale – sottolinea ancora Damante – con fondi statali pari a 24 milioni di euro per attrarre nuove rotte internazionali non ha avuto finora effetti positivi immediati. Una condizione che prefigurerebbe anche un potenziale danno erariale. Intanto gli operatori turistici del territorio ed i cittadini vedono un’altra stagione estiva mortificata per l’inerzia della politica. Occorre un intervento immediato” – conclude la senatrice Ketty Damante.