Cronaca

Violenza e infamia inaudite

Lo stupro di gruppo al Foro Italico

di Emiliano Di Rosa -

Se la ricostruzione dei fatti verrà confermata quelli che, dopo lo stupro di gruppo, si sono definiti da sé “cento cani sopra una gatta” sono sette giovanissimi criminali che suscitano solo rabbia e indignazione, per moderare i termini. La ricostruzione della violenza consumata ai danni di una 19enne la notte dello scorso 7 luglio è terribile. Una sorta di accerchiamento alla Vucciria, poi approfittando dello stato confusionale della ragazza (pare l’abbiano indotta ad ubriacarsi) c’è stata la passeggiata verso il Foro Italico e infine lo stupro di gruppo che sarebbe stato documentato dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza. Immagini crude che inchioderebbero i protagonisti delle violenze alle loro responsabilità. Sono tutti giovanissimi, tra i 18 e i 22 anni, e c’è pure un minorenne. “Non avevo idea di dove mi stessero conducendo – ha raccontato la vittima ai carabinieri. La risposta ricevuta dal branco è stata questa: “lo sappiamo noi dove portarti””. Durante il tragitto la ragazza avrebbe cercato di attirare l’attenzione dei passanti chiedendo aiuto, invano. Uno dei partecipanti alle violenze avrebbe filmato tutto con il proprio cellulare, poi avrebbe deciso di cancellare le immagini, magari la prima intenzione era di farle diventare virali sui social … A proposito di social: circolano i profili Facebook dei presunti stupratori con i loro volti suscitando, com’è ovvio, ingiurie, offese, minacce di morte e altro. “C’era un varco e mi hanno fatto entrare, dopo che mi hanno spogliato uno di loro mi ha tirato per i capelli… continuavano a stuprarmi cambiandosi di posto…” ha raccontato ancora la ragazza. Ecco: una violenza e un’infamia inaudite ma per le condanne c’è il Tribunale della Repubblica.