Cronaca

Voto di scambio e mafia, arrestato ex consigliere comunale

E' stato il primo consigliere comunale per Fratelli d'Italia

di Sergio Randazzo -

Concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, traffico di influenze illecite aggravato dall’avere favorito l’associazione mafiosa: sono i reati contestati all’ex consigliere comunale Mimmo Russo, attualmente affiliato a Fratelli d’Italia, arrestato questa mattina dai Carabinieri insieme ad altre due persone, Gregorio Marchese e Achille Andò, entrambi ai domiciliari. Dalle indagini, coordinate dal procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia, emerge da un lato l’esistenza di un comitato di interessi volto a favorire la costruzione di un centro commerciale nel capoluogo, dall’altro una serie di pesanti ingerenze da parte di Russo nei confronti della società che gestisce l’ippodromo cittadino. Inoltre, l’esponente di Fratelli d’Italia avrebbe promesso un pacchetto di assunzioni in una società operante nella grande distribuzione alimentare, in cambio di agevolazioni presso gli uffici del Comune di Palermo e di un incarico di sottogoverno da attribuire a un rappresentante della stessa società. Russo ha ricoperto la carica di consigliere comunale per sedici anni, dal 2006 al 2022, assumendo anche il ruolo di presidente della Commissione urbanistica; alle ultime elezioni si era candidato con Fratelli d’Italia, senza tuttavia essere eletto. Secondo l’accusa, durante il suo mandato a Sala delle Lapidi, avrebbe continuamente beneficiato del sostegno di esponenti mafiosi, ai quali avrebbe promesso posti di lavoro destinati a loro stessi, ai familiari o a persone da loro indicate.