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Gli affitti brevi sono in crescita, le case stabili in calo

C'è un fenomeno che sta interessando la Sicilia e in particolare Catania e Palermo, quello relativo alla crescita degli affitti brevi delle case e la contestuale contrazione dei contratti di affitto a lungo termine. Se ne è parlato a Catania durante un incontro promosso da Sunia e Cgil Sicilia

di Bruno Capanna -

C’è uno squilibrio sempre più marcato in Sicilia tra disponibilità di locazioni transitorie e abitazioni destinate a lungo termine, situazione che ha un impatto negativo su giovani e lavoratori precari, famiglie a reddito medio-basso e anziani, costretti a fronteggiare un mercato che non garantisce più soluzioni abitative sostenibili e stabili.

Lo si evince dai dati di una recente ricerca del Sunia nazionale elaborata dall’Osservatorio immobiliare di cui si è discusso nella sede catanese della Cgil nel corso di un incontro promosso da Sunia e Cgil Sicilia.

Sono stati approfonditi i dati relativi alle aree metropolitane con un focus su Catania e Palermo. Nel 2023, nell’area metropolitana del capoluogo regionale si registrano 4.475 contratti transitori, 1.768 per studenti e 5.038 a lungo termine. A Catania, invece, i contratti transitori sono 2.692, quelli per studenti 2.793 e i contratti di lungo periodo appena 2.416. Questi ultimi, a livello nazionale, sono diminuiti del 19,13%.

Quelli transitori, mantengono un andamento costante con un incremento del 3,54% negli ultimi tre anni