Attualità
Asp, arriva un reggente dopo Croce, tante le polemiche
Cambio al vertice dell'Asp: dopo la sospensione di Croce arriva un reggente
Cambio al vertice dell’Asp di Trapani, nel pieno della bufera per lo scandalo dei referti istologici in ritardo e i gravi disservizi sanitari. Da questa mattina, Danilo Faro Palazzolo è il nuovo reggente dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Prende temporaneamente il posto del direttore generale Ferdinando Croce, sospeso per due mesi in attesa dell’esito del procedimento di decadenza avviato dalla Regione.
La decisione è arrivata dopo settimane di polemiche e indignazione da parte di pazienti e familiari, costretti a convivere con lunghe liste d’attesa, visite rinviate e referti consegnati anche dopo otto mesi. Una gestione finita sotto la lente della Procura, dell’assessorato regionale e del Ministero della Salute.
Palazzolo, già direttore amministrativo dal settembre 2024, è un dirigente di lunga esperienza. Ha guidato le Risorse Umane e i Servizi di Staff dell’Asp trapanese e ha lavorato anche a Caltanissetta. La sua nomina arriva in un momento critico, in cui l’intero sistema sanitario provinciale è messo in discussione.
Ma l’addio di Croce non è passato inosservato. Proprio nel giorno in cui è stato avviato il procedimento di decadenza, l’ormai ex direttore generale ha firmato più di una dozzina di provvedimenti, tra cui incarichi a nuovi primari e due bandi di concorso. Una pioggia di atti che ora rischiano di essere revocati, se non dovessero risultare legittimi.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha scelto la linea della fermezza. Da Palazzo d’Orleans fanno sapere che l’assessorato alla Salute verificherà la regolarità di ogni provvedimento firmato da Croce nelle ultime ore del suo incarico. Intanto, l’Asp resta sotto i riflettori: oltre 3300 esami istologici accumulati e refertati in ritardo hanno portato alla luce più di 350 casi di tumore. Lo scandalo e i ritardi sta costringendo centinaia di cittadini della provincia a spostarsi in altre zone della Sicilia per ricevere cure, affrontando spese aggiuntive e disagi. Proprio per questo Valentina Chinnici, deputata regionale del PD, chiede l’istituzione di un fondo per i pazienti costretti a curarsi fuori provincia.