Catania

Bambino autistico perde il peluche, i Carabinieri lo ritrovano

Quando il bambino si è reso conto di aver perso il suo peluche, è caduto in uno sconforto totale, privato del suo compagno con cui comunicare con il mondo

di Sergio Randazzo -

La rilevanza di un peluche per un bambino è compresa appieno solo dal bambino stesso, e i carabinieri, oltre alla caccia ai criminali, rispondono spesso a richieste che possono sembrare banali solo in apparenza. A Catania, il peluche smarrito dal figlio disabile di una donna di 39 anni è diventato l’obiettivo di una scrupolosa ricerca da parte dei militari del Comando provinciale. Sanno bene che la disperazione di un bambino autistico di 10 anni non può essere minimizzata come un semplice capriccio.

Quando il bambino si è reso conto di aver perso il suo peluche, è caduto in uno sconforto totale, privato del suo compagno con cui comunicare con il mondo. La madre ha rivolto la sua preoccupazione ai carabinieri, spiegando che il peluche era scomparso in via Merlino, durante il tragitto a piedi da casa a scuola. Riconoscendo la delicatezza della situazione e approfittando dell’assenza di interventi più urgenti in quel momento, la richiesta è stata immediatamente inoltrata ai carabinieri del quartiere Nesima, già in servizio di pattugliamento.

L’equipaggio, seguendo le indicazioni della madre, ha scelto di percorrere a piedi il tragitto a ritroso, partendo dalla scuola in direzione dell’abitazione. Attraverso una minuziosa ricerca, hanno ritrovato il peluche ai margini del marciapiede, nascosto dietro uno pneumatico di un’auto parcheggiata. Quando il bambino ha visto i carabinieri entrare in classe con il suo amico “Honda”, un peluche raffigurante un lottatore di Sumo, il suo volto è passato immediatamente dalla tristezza alla gioia.

I genitori e gli insegnanti, commossi dal ritrovamento, hanno poi spiegato al piccolo che i carabinieri hanno trovato il suo pupazzo dopo un’attenta “investigazione” e seguendo le sue tracce per strada.