Palermo

Bambino morto dopo l’intervento, ispezione della Regione

Attualmente, la coppia sta valutando la possibilità di presentare un esposto in procura

di Sergio Randazzo -

Dopo una straziante lettera inviata a Repubblica-Palermo da due genitori, l’ospedale Civico di Palermo ha aperto un’inchiesta interna e l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, ha inviato ispettori per far luce sulla morte del piccolo Cristian, un bambino di 7 anni, deceduto il 6 aprile scorso dopo un intervento al cuore.

La Lettera dei Genitori

Pietro Trapani e Gabriella Zora, i genitori di Cristian, hanno descritto un quadro desolante del reparto di Cardiochirurgia pediatrica, gestito dal Policlinico milanese San Donato. Secondo loro, la divisione aveva pochi pazienti e il personale medico e infermieristico era disattento, poco professionale e inesperto. La coppia ha raccontato che, al momento della morte del figlio, non era presente alcun medico di guardia, solo un infermiere, e che l’unica persona a confortarli è stata una donna delle pulizie. “Abbiamo dovuto ricomporre e vestire noi il corpicino di nostro figlio che volevano mettere nudo in un sacco per trasferirlo in camera mortuaria,” hanno scritto.

Il Calvario di Cristian

Cristian è entrato nel reparto per la prima volta a novembre scorso in condizioni generali definite “buone”. Tuttavia, invece di un singolo intervento programmato, il bambino è stato sottoposto a tre operazioni, quattro cateterismi e un numero elevatissimo di drenaggi, soffrendo per cinque mesi prima di morire. “Alla fine dell’intervento, nessun chirurgo è venuto a parlare con noi e ad informarci. Ad oggi non sappiamo neanche chi ha operato nostro figlio,” hanno denunciato i genitori.

La Convenzione con il San Donato

La convenzione con il Policlinico San Donato prevede che i cardiochirurghi pediatrici milanesi operino i pazienti siciliani due volte al mese, affiancati dai giovani cardiochirurghi del Civico che non possono ancora intervenire come primi operatori. Tuttavia, secondo il padre di Cristian, non hanno mai visto né parlato con nessuno della equipe del San Donato. Questa convenzione triennale, firmata a novembre 2022 a Palazzo d’Orleans, è costata oltre 8 milioni di euro.