Catania

Belpasso, chiuso un caseificio abusivo adibito anche alla macellazione VIDEO

Noras del Corpo Forestale della Regione Siciliana e i medici dell’ASP di Catania sequestrano 1500 Kg di prodotti caseari

di Sergio Randazzo -

Nel corso della mattinata di ieri sono scattati i controlli da parte degli agenti del Noras (nucleo operativo regionale agroalimentare sicilia) del Corpo Forestale della Regione Siciliana e i veterinari dell’ASP. L’operazione ha visto impegnati 5 unità del Corpo Forestale e 2 medici dell’Asp di Catania , Dipartimento di Prevenzione Veterinaria.

Il caseificio

In contrada Valcorrente, nel comune di Belpasso, i pubblici ufficiali hanno individuato un caseificio che oltre ad essere privo di qualsiasi autorizzazione amministrativa e sanitaria si presentava in condizioni igieniche a dir poco precarie e fatiscenti. Oltre a aver rinvenuto più di 1500 kg di formaggi (tra freschi e stagionati), 30 kg di ricotta appena prodotta, vino imbottigliato privo di etichetta e tracciabilità, 400 litri circa di olio di oliva ecc ecc gli agenti hanno individuato anche farmaci per animali ,una affettatrice; un tritacarne; una macchina per il sottovuoto,otto coltelli da macellaio di varie misure e una mannaia.

Ipotesi macellazione abusiva

Elementi che lasciano aperta anche l’ipotesi di una probabile macellazione abusiva.  Infatti, all’interno di un banco congelatore posto nelle immediate adiacenze della struttura sotto una tettoia. C’erano carni sezionate in cattivo stato di conservazione. In una cella frigorifera utilizzata prevalentemente per i formaggi, tracce di sangue e all’esterno della struttura in un recipiente in ferro sono stati ritrovati resti di parti anatomiche relative a carcasse animali di specie non identificate.

Alimenti e materiale sequestrato

Tutti gli alimenti di origine animale e vegetale ritrovati sono stati posti sotto sequestro e destinati alla distruzione. Infatti i prodotti alimentari rinvenuti sono stati trovati in condizioni igienico sanitarie non adeguate e alcuni di questi alimenti sono risultati infestati da vermi e insetti, ovvero assolutamente non idonei all’alimentazione umana. Inoltre sono stati sequestrati tutti gli utensili e gli attrezzi utilizzati per la caseificazione e commercializzazione abusiva, farmaci per animali e veleno per ratti il proprietario è stato individuato e denunciato secondo le norme previste dal codice penale.


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