Messina

Cardiochirurgia pediatrica, prorogata fino al 2025 l’attività del Centro di Taormina

Integrazione con il Papardo e nuova rete ospedaliera

di Sergio Randazzo -

Il Centro di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, gestito in convenzione con l’Irccs Bambino Gesù di Roma, continuerà a operare anche dopo la scadenza fissata per il 31 luglio. La proroga dell’attività fino al 31 dicembre 2025 è il risultato dell’incontro avvenuto ieri a Roma tra l’assessore regionale alla Salute, Daniela Faraoni, il dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i vertici dei ministeri della Salute e dell’Economia.

Integrazione con il Papardo e nuova rete ospedaliera

La prosecuzione del servizio è stata resa possibile grazie all’impegno della Regione Siciliana di trasmettere a breve una proposta di nuova rete ospedaliera, che preveda l’integrazione tra il centro di Taormina e il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Papardo di Messina. In Sicilia è già attivo un centro di cardiochirurgia pediatrica presso il Civico di Palermo, gestito dalla Fondazione del Gruppo San Donato. Il cosiddetto “decreto Balduzzi” limita a una sola struttura ogni 5 milioni di abitanti, ma la Regione sta lavorando per superare questo vincolo, come già avvenuto in altre regioni italiane.

Schifani: “Percorso difficile ma necessario”

“È stata e resta una trattativa molto difficile – ha dichiarato il presidente della Regione, Renato Schifani – nella quale il governo regionale ha cercato di far emergere gli sforzi che si stanno facendo per inserire questa struttura nell’intero sistema della sanità siciliana. Non è così semplice come in maniera demagogica l’opposizione vuole far apparire”.
Schifani ha aggiunto che la deroga rientra in un percorso più ampio di riorganizzazione sanitaria e ha auspicato che il nuovo piano possa vedere presto la luce “senza ulteriori ostacoli dovuti a posizioni preconcette”.

Faraoni: “Mai venir meno al dovere di cura”

“Il nostro principale interesse – ha affermato l’assessore Faraoni – è quello di non venir mai meno al nostro dovere di cura e assistenza nei confronti dei pazienti più piccoli. Abbiamo chiesto e ottenuto questa nuova proroga per avere più tempo per costruire l’assetto migliore nel campo della cardiochirurgia pediatrica in Sicilia”.
Faraoni ha sottolineato come il giudizio dei ministeri sulla permanenza del centro a Taormina non dipenderà solo dall’integrazione con il Papardo, ma dal piano complessivo della nuova rete ospedaliera regionale. “Stiamo lavorando – ha concluso – per una rete che sia vicina ai bisogni della gente e sostenibile per le casse pubbliche: un obiettivo imprescindibile per l’intera collettività”.