Notizie

Caro studio e affitti, gli universitari tornano a protestare

Il lancio nazionale domani; si protesterà anche nelle città universitarie siciliane

di Chiara Scucces -

L’Unione degli Universitari torna a protestare in tutta la penisola, chiedendo interventi urgenti sul tema del caro studio. Il sindacato studentesco boccia il governo, denunciando l’assenza di una strategia su alloggi universitari, affitti, utilizzo del Pnrr, borse di studio, caro libri e salute mentale. “Vogliamo poter studiare e lavorare in Italia. Vogliamo un futuro qui, senza essere costretti ad emigrare”, saranno le parole chiavi della mobilitazione, composta da oltre 25 iniziative in altrettante città, con modalità varie: tendate, presidi, flash mob, striscionate. Il tutto sotto lo slogan “Vorrei un futuro qui”.

Il lancio nazionale avverrà alle ore 10.30 di domani a Roma, in Piazzale Aldo Moro, davanti all’Università Sapienza. “Ad aprile abbiamo piantato le tende in venti città, eppure – spiegano gli studenti dell’Udu – non è servito a nulla. A settembre torniamo nelle aule universitarie, trovando una situazione peggiorata. Gli affitti sono aumentati, i libri costano di più. E il Governo cosa ha fatto nel frattempo? Non solo non ha previsto nuove misure di supporto, ma ha addirittura sprecato le risorse del Pnrr per studentati di lusso, dichiarando alla Commissione Europea dei posti letto aperti da anni come se fossero nuovi. Ci sentiamo presi in giro. Alla presidente Meloni che pochi giorni fa ci ha accusato di odiare gli italiani, rispondiamo con la mobilitazione nazionale”. Le città siciliane coinvolte nella mobilitazione saranno Messina e Palermo