Agrigento

Clan e scommesse, 10 misure cautelari

Il gioco d'azzardo e la distribuzione delle apparecchiature erano Cosa nostra in provincia di Agrigento e i profitti servivano a finanziare le famiglie mafiose. Dieci le misure cautelari eseguite dalla Direzione investigativa antimafia sulla base dell'ordinanza del gip di Palermo, su richiesta della procura

di Pinella Rendo -

Sezione Operativa della D.I.A. di Agrigento che ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati a cui si contestano, a vario titolo, responsabilità in ordine alle ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa, esercizio abusivo di attività d’intermediazione nella raccolta di gioco, tramite l’installazione di apparecchiature di gioco in assenza di concessione dell’Agenzia dei Monopoli, nonché estorsione aggravata dall’agevolazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori