Cronaca

Colpito il clan palermitano Pagliarelli, 7 arresti

Le indagini che hanno anche sventato un omicidio

di Sergio Randazzo -

E’ di 7 arresti il bilancio dell’operazione dei carabinieri di Palermo conclusa all’alba di oggi, che ha colpito il mandamento di Pagliarelli e più precisamente della famiglia di Rocca-Mezzomorreale. Gli arrestati, 5 in carcere e 2 ai domiciliari, sono accusati di associazione mafioso ed estorsioni. Grazie alle intercettazioni e ai pedinamenti, i carabinieri hanno anche “ascoltato” una riunione della famiglia tenutasi nelle campagne di Caltanissetta – durante la quali gli indagati hanno fatto piu’ volte fatto riferimento allo “statuto” delle regole di cosa nostra, un vero e proprio “codice”: “il costante richiamo al rispetto di regole e dei principi mafiosi piu’ arcaici che sono considerati, ancora oggi, il baluardo dell’esistenza stessa di cosa nostra”. Dalle intercettazioni sono emerse anche dure critiche della gestione Riina di cosa nostra. Dure parole vengono riservate anche all’ex boss Giovanni Brusca. Una “scopettata” nelle corna gli dovrebbero dare! ” Secondo i due padrini intercettati Riina e i suoi “pensavano solo a riempire il portafoglio”.  

Le indagini che hanno anche sventato un omicidio. La sentenza di morte, venne emessa nei confronti di un architetto che nella sua attività, secondo i boss, aveva commesso alcune mancanze verso il clan. I carabinieri, inoltre, hanno ricostruito diverse estorsioni. Per convincere la vittima a pagare, in un caso venne fatta trovare vicino al cancello di un’abitazione una bambola con un proiettile conficcato nella fronte.