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Cos’è la tanatoprassi, tecnica di imbalsamazione usata su Papa Benedetto XVI e Pelè

È una tecnica di imbalsamazione che preserva temporaneamente l’aspetto del defunto

di Sergio Randazzo -

Cos’è la tanatoprassi

Tra le varie tecniche di imbalsamazione, la tanatoprassi è una delle più usate. Dopo la scomparsa di Papa Benedetto XVI e Pelè, nel dicembre 2022, è stata utilizzata proprio per le due salme, in modo che potessero essere esposte per diverso tempo nelle rispettive camere ardenti affinché i fedeli religiosi e i fan del campione di calcio potessero rendere omaggio. Ma che cos’è la tanatoprassi? Ecco il significato della parola, di cosa si tratta nello specifico e quanto costa realizzare questa tecnica.

Il significato del termine ‘Tanatoprassi’

Tanatoprassi è una parola che deriva dal greco thanatos, che significa morte, e praxis, che significa prassi. Mettendo insieme i due termini, il significato della parola si può riassumere in “trattamento della salma prima delle esequie”. Nello specifico si tratta di un’imbalsamazione temporanea, che permette di preservare il corpo del defunto, in particolare i tessuti e l’aspetto esteriore, per alcuni giorni prima del funerale. la tecnica è spiegata molto bene sul portale dell’Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi: un trattamento post-morten che consiste “nella cura igienica di conservazione del corpo dopo la morte, ma è soprattutto un trattamento che ha lo scopo di realizzare un processo altamente igienico nel settore funerario e cimiteriale“. Per il metodo ci si basa sull’iniezione nel corpo di un fluido conservante e su diverse cure estetiche atte a permettere di conservare l’immagine della persona per diversi giorni. La durata dell’imbalsamazione va dai 10 ai 15 giorni, come spiega l’INIT, e non va confusa con l’imbalsamazione permanente.

FONTE donnaglamour.it

Nello specifico si tratta di un’imbalsamazione temporanea, che permette di preservare il corpo del defunto, in particolare i tessuti e l’aspetto esteriore, per alcuni giorni prima del funerale. la tecnica è spiegata molto bene sul portale dell’Istituto Nazionale Italiano di Tanatoprassi: un trattamento post-morten che consiste “nella cura igienica di conservazione del corpo dopo la morte, ma è soprattutto un trattamento che ha lo scopo di realizzare un processo altamente igienico nel settore funerario e cimiteriale“.